Nel Padrenostro una delle richieste purtroppo malamente compresa perché identificata con il perdono dei peccati è: “rimetti, cioè cancella i nostri debiti come noi li cancelliamo ai nostri debitori”.
In questa proposta non si sta parlando di perdono dei peccati , ma di debiti; quello che nella legislazione di Mosè doveva accadere ogni sette anni per Gesù deve essere la pratica quotidiana che distingue la comunità dei credenti.
Ora spieghiamo la prima beatitudine di Gesù: “ Beati i poveri in Spirito perché di essi è il regno dei Cieli”
Questa beatitudine non significa andarsi ad aggiungere ai tanti poveri che la società ha creato! Gesù non vuole che noi diventiamo poveri, ma vuole che noi eliminiamo la povertà! Vuole che i “Poveri per lo Spirito”, cioè tali per una decisione volontaria, eliminano la radice dell’ingiustizia e abbassino il proprio livello di vita per permettere ad altri di innalzarlo; questi sono beati perché Dio si prende cura di loro.
Allora , alla Comunità che ha fatto la scelta di sentirsi responsabile della felicità degli altri , Gesù propone in una preghiera , il pegno della cancellazione immediata e quotidiana dei debiti.
La comunità cristiana non può essere una comunità di debitori e creditori. Anche questo essendo stato un messaggio troppo forte, è stato spiritualizzato e reso innocuo.
L’interpretazione che è stata data alla frase “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” è stata quella del perdono delle colpe. E’ più facile perdonare un’offesa , anche se è difficile perdonare, piuttosto che cancellare un debito.
Ma perché Gesù ha tanto a cuore questa questione della Ricchezza ?
Perché la Ricchezza è l’inganno che usa la società per rendere le persone sue schiave.
Ora parliamo di una altro episodio presente nel vangelo: l’episodio del Ricco
C’è un tale che si avvicina a Gesù pieno di angoscia. Questo individuo è angosciato perché vuole sapere cosa deve fare per essere sicuro di avere la vita eterna. Allora Gesù gli disse: “ Se vuoi essere perfetto vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi”
Il termine perfetto significa completo, letteralmente maturo. Qui c’è una denuncia in cui né la religione né la ricchezza aveva reso una persona matura . Allora Gesù gli dice : se vuoi crescere , se vuoi diventare maturo, sbarazzati di tutto quello che hai, vieni e seguimi.
Seguire Gesù non significa andare a fare il morto di fame, andarsi ad aggiungere ai poveri di questo mondo , ma significa essere persone che hanno tanta fiducia in Dio da sentirsi responsabili della felicità e del benessere economico degli altri.
Se questa persona prima era angosciata ora è rattristata: “Se ne andò via rattristato perché aveva molte ricchezze”
Chi rimane nella Ricchezza rimane una persona immatura!
Per Gesù il criterio per misurare il valore di una persona non sta nella sua spiritualità , nella sua vita religiosa ma nella sua generosità, perché quest’ultimo è un atteggiamento che tutti possono avere.
Quando Gesù afferma: Se il tuo occhio è limpido in tutto il tuo corpo, tutta la tua vita sarà nello splendore, ma se il tuo occhio è cattivo tutta la tua vita sarà nelle tenebre” a cosa si riferisce?
Nel mondo ebraico per indicare generosità e avarizia si usava l’espressione “occhio limpido e occhio cattivo” L’occhio cattivo è sinonimo di avarizia.
Gli ebrei parlavano di occhio cattivo perché l’avaro ha sempre l’occhio sospettoso. L’avaro pensa : mi trattano bene forse perché vogliono i miei beni.. le mie ricchezze ? Quindi l’avaro è una persona che vive continuamente sospettoso nei confronti degli altri e se gli si usa una gentilezza è come se gli si facesse una cattiveria perché vede tutto come un attentato alla sua sicurezza. Al contarlo la persona generosa ha l’occhio luminoso, l’occhio splendente.
Per Gesù , se una persona è generosa è una persona splendida. Una persona è splendida quando si interessa agli altri , quando vive per gli altri; è questo il criterio che Gesù applica per stimare il valore delle persone !
Non importa se uno creda o meno , non è questo che interessa a Gesù. Per avere la vita eterna non è importante che uno creda in Dio o no, che lo preghi o meno, l’importante è il suo comportamento verso gli altri.
Generosi lo possiamo essere tutti. E’ un concetto democratico, non dipende dal titolo di studio o dalle possibilità e capacità che si possiedono.
Essere generosi è possibile a tutti meno che ad una categoria , quella del ricco.
Il Ricco non potrà mai essere generoso , perché se diventa tale non potrà più essere ricco. L’Insegnamento di Gesù è molto radicale , anche se si è cercato poi di attenuarlo. Dice: “E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un Ricco entri nel regno di Dio”
Cosa vuol dire questo passo? Il Regno di Dio è il Regno dove tutti sono Signori
Gesù è il Signore e questa sua prerogativa viene da lui comunicata a tutti; ognuno di noi è chiamato ad essere signore! Il Regno di Dio è un regno di “Signori” ma non di Ricchi.
Quale è la differenza tra il ricco e il signore?
Mentre il Ricco è colui cha ha, il Signore è colui che dà!
Gesù è il Signore perché tutto quello che era e tutto quello che aveva ce lo ha dato e ognuno di noi può essere un signore.
Anche se una persona si trova in condizioni economiche di indigenza, anche se una persona si trova in condizioni fisiche precarie e di grande difficoltà può essere un gran signore perché può dare in tante maniere.
Nella comunità di Gesù c’è posto per i signori, ma no per i ricchi!. il criterio di valutazione è la generosità!
Nessun commento:
Posta un commento