che distorcono in riflessi falsi un'unica anteriore realtà
che non è in nessuno ed è in tutti".
Fernando Pessoa
Nulla è come appare. Noi non siamo in grado di vedere niente
così com'è, tutto viene filtrato dallo specchio deformante della nostra
coscienza. Tutto ciò che vediamo è il riflesso della nostra coscienza. È molto
importante comprendere questo concetto. Il mondo che vediamo è sempre e solo
una proiezione della nostra coscienza.
Chiediamoci, dunque, quali siano i contenuti della nostra
coscienza. Se il mondo che vedo è un mondo di pace e di armonia, allora il
contenuto della mia coscienza sarà pace ed armonia, ma se il mondo che vedo è
violenza e dolore, significa che questi ultimi saranno i miei contenuti.
Esiste naturalmente anche una coscienza collettiva, un
grande specchio formato dai piccoli specchi delle coscienze individuali, e
anche questo specchio proietta la propria immagine, ma questa immagine contiene
anche la nostra proiezione, e ogni nostro cambiamento di coscienza ha effetto
sull'intero specchio della coscienza umana. Qualunque cambiamento di coscienza
del singolo individuo determina un cambiamento di coscienza collettiva: non
esiste separazione.
Come posso dunque far sì che il mondo che vedo mi appaia
migliore di quello che mi appare in questo momento? Come posso far sì che il
mio specchio proietti amore, gioia e gratitudine verso tutto e verso tutti,
senza eccezioni?
Un metodo c'è ed è quello di sospendere il giudizio, tenendo
conto che il nostro specchio proietta tanta più sofferenza quanto più
giudichiamo. Il giudizio è alla base della sofferenza.
Ogni etichetta che noi poniamo su una persona o su un
evento, di qualunque tipo essa sia, deforma ulteriormente lo specchio della
nostra coscienza. Tutto è perfetto così com'è: il Creato è perfetto, è stato
creato perfetto. E' la nostra percezione ad essere imperfetta, ed è la nostra
percezione che non riesce a cogliere questa perfezione del Creato.
Come possono essere perfetti i problemi economici o quelli
di lavoro, come possono essere perfetti i problemi affettivi, la malattia o la
morte di una persona cara? La perfezione è invisibile ai nostri occhi umani.
Questo frammento di esistenza che stiamo sperimentando non è altro che un
battito di ciglia della nostra anima che vive al di là del tempo e dello
spazio. La perfezione va compresa in un quadro più ampio, per ora inaccessibile
alla nostra comprensione razionale.
Lavorando sulla sospensione del giudizio, sullo smettere di
etichettare, di classificare, di chiudere fatti e persone dentro angusti
cassetti, la nostra coscienza potrà finalmente fluire nella perfezione del
Tutto, e noi potremo entrare nella profondità di noi stessi e ritrovare questa
sensazione di perfezione che ci appartiene da sempre.
Smettiamo dunque di giudicare gli eventi esterni, e
smettiamo anche di giudicare noi stessi e le altre persone, avendo fiducia
nell'intrinseca perfezione del Creato. Ricordiamoci che ogni giudizio che
emettiamo nega questa perfezione.
Se sospenderemo il giudizio, senza volere che le cose siano
diverse da come sono, senza pretendere che le persone si comportino in modo
diverso da come si comportano, senza considerare noi stessi sbagliati,
inadeguati o incompleti, allora potremo finalmente fluire in questa perfezione
ed essere veramente felici.
Ricordiamo che è lo specchio deformante della nostra
percezione a rendere la realtà che vediamo una sgradevole caricatura, non la
Realtà in se stessa!
Convinzioni Correlate
Convinzioni e sentimenti depotenzianti:
Il mondo va alla rovescia
Io sono sbagliato
Le persone sono sbagliate
Niente va come dovrebbe
Nulla ha senso
Convinzioni e sentimenti potenzianti:
Esiste solo Amore e Perfezione (tutto il resto è solo errata
percezione)
Il Creato è Amore e Perfezione così com'è
Io sono Amore e sono Perfetto così come sono
Le persone sono Amore e sono Perfette così come sono
Tutto ciò che esiste è Amore ed è Perfetto così com'è
Gabriella d'Albertas (www.convinzioni.it)
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