Tutto ciò che noi chiamiamo Stato (participio passato del verbo ESSERE) si alimenta del nostro PASSATO (ciò che è STATO) non ciò che E’ ADESSO NEL PRESENTE.
Lo Stato come entità a SE’ esiste perché ciascun NOI lo fa Esistere.
Nonostante molti non siano CONTENTI dello Stato, continuano ad ALIMENTARLO.
Cosa è lo STATO? Sembra essere un’entità ASTRATTA, di cui non si conosce l’origine, se non la sua esistenza nel PASSATO, che, per una ragione SCONOSCIUTA, si NUTRE delle RISORSE di ciascuno senza una RAGIONE PRECISA. E NON SI SA CHI VERAMENTE LO GOVERNI.
Lo STATO ITALIANO MODERNO fonda le sue radici nel 1946 e le consolida nel gennaio del 1948 con la Costituzione. Una Costituzione che parla di uno STATO Passato, che non è quello di ciascuno nel PRESENTE.
In particolare nella Costituzione (la Legge più IMPORTANTE, sopra tutte le LEGGI) sono scritti principi che non ESISTONO nella REALTA’. Erano principi che avevano il compito di far sognare una generazione drammaticamente segnata dalla Guerra, che aveva bisogno di speranze per tirarsi sU, per guardare oltre.
Quel tempo non c’è più. Non è questo tempo. Le esigenze non sono più quelle. Ogni cosa è ciclica, ogni cosa nella VITA CAMBIA.
Perché questo “Status quo” non si MODIFICA, non CAMBIA?
Perché nella REALTA’ ogni NOI VUOLE che SIA COME E’.
Potrà cambiare? Certo. Solo se lo si DESIDERA. Cambierà immediatamente appena ogni IO deciderà che ne preferisce un altro.
Fino ad allora sarà solo un’illusione. Un continuo gioco di prestigio e di specchi nel quale saremo sempre più confusi e senza energia. Quella Energia è tutta assorbita per fare in modo che QUESTO STATO delle cose possa esistere. LO STATO SI NUTRE attraverso ciascuno.
Come cambia? Un modo autentico di cambiare è pensare ad un Nuovo Concetto di organizzazione sociale. Una Nuova Costituzione, un nuovo modello istituzionale e fiscale che sia condiviso solo perché ciascuno SENTE che potrebbe in quel modo stare MEGLIO.
Un modo per NUTRIRE lo STATO e farlo esistere per come è adesso sono le ELEZIONI e il PRELIEVO FISCALE diretto (dipendenti) o volontario (aziende ed autonomi).
Le Elezioni sono il momento di MASSIMA conferma che lo STATO così COME E’ ADESSO CI PIACE. Infatti nessun partito che si presenti alle Elezioni propone uno STATO NUOVO, tutti propongono il MANTENIMENTO DELLO STATUS QUO, salvo parlare di “RIFORMARE” ciò che DEVE PER FORZA ESISTERE .
Ma se io vivo in un appartamento al settimo piano di un palazzo e DESIDERO UN GIARDINO, posso cambiare il colore alle pareti, posso buttare giù i muri, posso cambiare i mobili, ma non avrò MAI UN GIARDINO. Continuerò solo ad ingannare me stesso. Non sarò mai contento fino a quando non deciderò che in quella casa non sono più felice e ne voglio un’altra.
Lo STATO si NUTRE e si ALIMENTA per ESISTERE delle energie di CIASCUNO sotto forma di TASSE, che PRETENDE con LA DICHIARAZIONE (per il dipendente la fa l’azienda ma lui dichiara comunque). Una DICHIARAZIONE DI QUANTO VALI! In CAMBIO LO STATO non DICHIARA NULLA. Non prende nessun impegno PRECISO E REALE.
Lo Stato scrive delle Leggi che sono solo enunciati: vado in OSPEDALE e metto già in conto che il servizio è scadente, voglio GIUSTIZIA per me, la mia famiglia, i miei figli, la mia azienda e so già in partenza che NON LA OTTERRO’ se non tra 10 anni dovendo sostenere MIGLIAIA DI EURO DI SPESE che magari in quel momento non ho. Ho la speranza (non più la certezza) di andare in PENSIONE e non so se potrò sopravvivere con quello che avrò. Prendo il TRENO tutti i giorni per andare al lavoro e metto già in conto e mi rassegno che sarà affollato, sporco e in ritardo. Mando i miei figli all’Università consapevole che il LAVORO per come è il mercato in Italia, sarà difficile ottenerlo. Sono un’Azienda che aspetta il pagamento di una fattura di un cliente compresi gli Enti Pubblici che se non mi pagheranno, nonostante sia scaduta da oltre 6 mesi rischio il fallimento e mando all’aria il lavoro e i sacrifici di una vita. Dunque dov’è lo STATO in tutti questi casi e in molti altri della mia vita quotidiana?
SO GIA’ TUTTE QUESTE COSE, ma mi VA BENE lo STATO così come è sempre STATO. E non faccio davvero nulla per VIVERE in uno STATO NUOVO. MIGLIORE. Dove MIGLIORE significa: QUIMI SENTO BENE.
COME SI VIVE IN QUESTO NUOVO STATO?
QUI non ho BISOGNO DI PRETENDERE dall’organizzazione sociale qualcosa in cambio se non CIO’ CHE E’ STATO PATTUITO in modo CHIARO. Il resto me lo faccio da me e in collaborazione con chi VOGLIO IO. Chi si assume il POTERE decide per il BENE COMUNE, e in qualunque momento, se non mi va bene, attraverso la Carta di Identità elettronica vado al Bancomat, digito un codice e chiedo Nuove Elezioni. Ma chi COMANDA, sia autenticamente al servizio del CITTADINO E SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’ SENZA COMPROMESSI.
QUI lo “Stato” fa solo alcune cose essenziali, le fa bene e in cambio riceve in modo chiaro il contributo di ciascuno il quale riceve in cambio un uguale servizio.
QUI LO STATO E’ UGUALE PER TUTTI, ma CIASCUNO è DIVERSO DA UN ALTRO. QUI NON SIAMO “TUTTI UGUALI” perché non E’ VERO
QUI si pagano 3000 euro all’ANNO in cambio di alcuni servizi precisi:
Giustizia: QUI un processo dura massimo 1 mese al più tardi 3 mesi lo STATO è lì pronto in ogni momento a tutelarmi. In ogni momento e velocemente. E’ un suo preciso OBBLIGO.
Sanità: QUI l’assistenza sanitaria è gratuita per tutti efficiente e ben organizzata sul modello degli standard privati che hanno dimostrato che E’ POSSIBILE e REALIZZABILE. Basta avere le idee chiare su CHE COSA si VUOLE.
Scuola e Università: QUI a scuola non si va “tanto per…..” si va per imparare, ma se qualcuno preferisce lavorare anche se è giovane lo potrà fare. Imparare l’arte e i mestieri in un Paese come il nostro fa la “differenza” per il futuro. A Scuola gli insegnanti incoraggiano e promuovono il talento degli alunni, cercano in ciascuno di individuare i punti di forza e indirizzandoli al meglio verso il loro futuro non solo riempiendoli di concetti astratti magari senza una vera motivazione. L’Università è un vero punto di arrivo e un vero punto di partenza per il futuro. Qui si fa ricerca, si approfondiscono gli studi e si fa molta pratica nella vita vera. E’ il tramite VERO tra la teoria e la REALTA’. Qui lo Stato è promotore efficace e reale del rapporto con il mondo produttivo.
Lavoro: QUI le Aziende pagano il 15% di imposte sui redditi, con un minimo di 15 mila euro. Per chi evade nessuno sconto, nessun condono, nessuna via d’uscita.La diminuzione del 35% degli oneri fiscali e previdenziali per le aziende garantisce un tasso di disoccupazione pressoché all’1%
Sicurezza e Difesa: QUI ho personale al mio servizio, efficiente preparato e ben equipaggiato pronto non solo a reprimere la violenza, ma soprattutto ad aiutare il cittadino nei momenti di difficoltà. QUI i soldati sono al Servizio della collettività nazionale e internazionale per difenderla dai soprusi, dalla violenza dell’uomo e della natura portando aiuto e sostegno e impiegando le armi solo in casi estremi e quando strettamente necessario per difendere la dignità umana.
Cultura e Turismo: Qui le persone non DICONO e PARLANO di Cultura, QUI le persone sanno che la CULTURA VIVE SOLO ATTRAVERSO DI LORO. Ecco perché vanno a Teatro, al Cinema, all’Opera, ai Musei, alle Mostre. Qui non è una cosa solo per pochi altrimenti TUTTI SANNO CHE LA CULTURA SPARISCE. Non è lo STATO che DEVE mantenere la CULTURA ma sono i CITTADINI stessi che la alimentano e la fanno crescere e prosperare nel tempo.
Infrastrutture: QUI ci sono strade, autostrade, collegamenti ferroviari, aerei e marittimi efficienti, all’avanguardia ed eccellenti sotto il profilo della tecnologia e del servizio offerto agli utenti. Ospedali, scuole, università, e luoghi di interesse pubblico puliti, accoglienti, disponibili alle esigenze di ciascun cittadino che ha contribuito alla loro realizzazione.
UTOPIA?
Cosa vuol dire UTOPIA? Vuol dire “…l’aver deciso per salvarsi dal RE che tutto quello che mi piace, che desidero e che mi fa stare bene, lo dico solo in TEORIA. Solo se penso che non esista nessun RE dal quale mi debbo salvare, ma solo IO sono RE di ME STESSO, posso realizzare tutto quel che autenticamente DESIDERO”.
UNA NUOVA COSTITUZIONE, REALE, che parli al PRESENTE, e di cui essere FIERI, nella VITA VERA.
SE NON SAREMO PIU’ DISPOSTI NELLA REALTA’ AD ALIMENTARE E NUTRIRE QUESTO STATO DI COSE, attraverso il SOLITO VOTO, attraverso le solite identiche dichiarazioni politiche, le solite identiche dichiarazioni pubbliche, i soliti identici propositi, e illusioni, tutto questo non potrà più ESISTERE e aprirà lo spazio ad un’Italia Nuova.
PREFERISCO continuare ad ILLUDERMI su quanto mi ha già DELUSO nel PASSATO oppure PENSARE di IMMAGINARE UN PRESENTE CHE MI FACCIA STARE MEGLIO, NELLA REALTA’, NELLA VITA VERA?
A MILANO E’ NATA L’ALTERNATIVA, DA MILANO PARTE LA RIVOLUZIONE ED E’ NATO UN NUOVO PUNTO DI VISTA. SE E’ ANCHE IL TUO. ADESSO PUOI FARLO ESISTERE NELLA REALTA’.
Di Armando Siri